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Benefici della dieta scarsdale

La Dieta Scarsdale è nata negli Stati Uniti, alla fine degli anni ’70, ad opera del dott. Herman Tarnower. Il principio fondante della Dieta Scarsdale è la limitazione dell’introito di carboidrati.
Non vi sono calcoli calorici da fare ed i pasti si limitano ai tre principali, cioè colazione, pranzo e cena. Non sono previsti spuntini. Le uniche condizione sono: ridurre l’apporto dei carboidrati, moderare quello dei grassi, aumentare la quota proteica, vitaminica e minerale, mangiare frutta e verdura.

Come funziona la Dieta Scarsdale?

La Dieta Scarsdale può essere seguita per 7, massimo 14 giorni ed è una dieta cosiddetta “low carb” e “low fat”, ad elevato contenuto proteico. L’acqua, quella ingerita, ma soprattutto quella eliminata attraverso le urine, è la componente fondamentale di questa dieta. E’ infatti l’acqua che contribuisce ad una repentina perdita di peso. Si consiglia di bere almeno 4 bicchieri di acqua al giorno. L’alta quota di alimenti proteici, che tendono ad elevare il metabolismo e la quasi totale assenza di zuccheri, accentuano il dimagrimento, dovuto, maggiormente, alla perdita di acqua.
Le proteine dovrebbero essere assunte ad ogni pasto mentre i carboidrati solo due volte alla settimana sotto forma di frutta, nella stessa misura delle proteine. I grassi non sono mai aggiunti come condimento, ma sono contenuti naturalmente in alimenti quali carne, uova e, in genere, in tutti i cibi, seppure in quantità diversa. Le verdure cotte apportano fibre, sali minerali e vitamine.
I cibi possono essere insaporiti con erbe, sale, pepe, limone, aceto, senape . Sono vietati gli alcolici.

Esercizio fisico

La Dieta Scarsdale non attribuisce il dimagrimento, o meglio la perdita di peso, all’esercizio fisico e raccomanda addirittura di non compiere esercizi troppo intensi a soggetti che abbiano più di 40 anni, a meno che essi non siano già allenati.
Abbiamo proposto in modo approfondito i principi della dieta scarsdale.