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Sfruttare le potenzialità della bia – bioimpedenziometria

La bioimpedenziometria, più nota come BIA, è un metodo conosciuto ai più ma ancora poco utilizzato, con il quale rilevare con precisione i valori relativi alla composizione corporea.
Con la BIA, in sintesi, è possibile conoscere la percentuale di massa grassa, massa magra ma soprattutto di acqua, extra ed intra cellulare.
Vogliamo sottolineare il fatto che la BIA è uno strumento utilizzato soprattutto in campo medico per le problematiche legate all’obesità, quindi trattasi di una metodologia altamente affidabile e sofisticata.
L’utilizzo della bioimpedenziometria prevede l’applicazione di elettrodi in alcuni punti del corpo per valutare e misurare la risposta della corrente nella zona interessata.
La composizione corporea sarà data dalla reazione dell’organismo all’impulso elettrico.
In sintesi, la valutazione è possibile in quanto l’incontro tra gli impulsi elettrici e la massa magra, grassa e l’acqua, produce una resistenza, che viene calcolata e registrata dalla macchina.
Con la Bia è possibile calcolare:
-l’acqua
presente all’interno delle cellule, e all’esterno, grazie anche a vari indici quali il rapporto Sodio/Potassio.
In generale possiamo affermare che situazioni complesse come uno stato di disidratazione (poca acqua all’interno delle cellule) associato a ritenzione idrica (molta acqua extracellulare) possono essere individuate solo con la BIA.
E non è raro trovarsi di fronte a queste situazioni!
Molte donne che soffrono di ritenzione idrica sono anche, paradossalmente, disidratate.
In buona sostanza il problema è la distribuzione dell’acqua, eccessiva tra le cellule, e poca all’interno di esse.
-la quantità di massa grassa e magra.
è possibile monitorare il soggetto durante una dieta ipocalorica per evitare che riduca la massa magra (quella che sostiene il metabolismo !) a scapito di quella grassa (molto lenta da ridurre).
– il metabolismo basale,
in modo da riuscire ad interpretarne le variazioni e ad intervenire adeguatamente in caso di anomalie o disfunzioni.
Comunemente, dato che il metabolismo tende a ridursi a seguito di diete ipocaloriche, con un’analisi precisa è possibile intervenire per aumentarlo evitando l’arresto della riduzione di peso corporeo.
In sintesi l’analisi bioimpedenziometrica, se effettuata ad intervalli regolari, consente di conoscere lo stato del soggetto anche in risposta a stimoli esterni come intensi allenamenti oppure diete.
Tale analisi consente di intervenire adeguatamente ad esempio, nel caso in cui la massa magra tenda a ridursi, aumentando la quota proteica oppure riducendo l’intensità degli allenamenti, oppure ad esempio in caso di disidratazione, aumentando l’assunzione di liquidi assumendoli ad intervalli regolari.
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