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Utilizzare gli integratori vitaminici

Le vitamine sono dei composti organici essenziali per l’uomo.
Le vitamine sono incluse tra i micronutrienti che devono essere assunti giornalmente con la dieta in quanto non sintetizzati direttamente dall’organismo umano.
Le vitamine possono essere suddivise in due gruppi:
vitamine idrosolubili (vitamine del gruppo B e vitamina C) e vitamine liposolubili (vitamine A, E, D, K).
Non tutte le vitamine si trovano come tali in natura, ma sono presenti in forma inattiva, cioè come provitamine, convertite nella loro forma attiva, una volta assunte con l’ alimentazione, da specifici enzimi metabolici.
L’ assunzione vitaminica deve essere costante nel tempo. Assumere vitamine è necessario, oltre che per le normali funzioni organiche, anche per contrastare lo stress cui la frenesia moderna ci sottopone e per sopperire alle carenze alimentari dovute all’ inquinamento ambientale, che impoverisce i prodotti agricoli del loro contenuto in vitamine e provitamine.
Facendo riferimento a questo costante bisogno, le industrie farmaceutiche e le aziende produttrici di integratori alimentari si sono date molto da fare nella produzione di integratori vitaminici.
Gli integratori vitaminici sono oggigiorno molto pubblicizzati dai mass media e sono reperibili, oltre che nelle farmacie, anche sugli scaffali dei supermercati.
Per quello che riguarda il corretto dosaggio degli integratori vitaminici non è ben chiaro per tutte le vitamine.
Le quantità giornaliere raccomandabili (RDA) sono note solo per le vitamine A, D, B1, B2, B3, B6, B12 e per l’ acido folico, per le altre si fa riferimento ad un cosiddetto “intervallo di sicurezza”, cioè una quantità entro la quale si è sicuri di coprire il fabbisogno senza difetti o eccessi dannosi per l’ organismo.
Le vitamine sono sensibili alle alte temperature, alla luce ed al contatto con l’ acqua. In modo particolare, sono termolabili e fotosensibili le vitamine idrosolubili, più delle vitamine liposolubili.
Ciò vuol dire che possono subire delle alterazioni che ne compromettono il funzionamento in seguito a cottura, eccessiva esposizione alla luce e contatto prolungato con l’ acqua.
Ecco un altro motivo per cui la supplementazione con integratori vitaminici è indicata. Le ditte produttrici, infatti, utilizzano tecniche di produzione che non inficiano l’ integrità e la funzionalità delle vitamine stesse.
L’ assunzione di vitamine varia al variare di fattori quali età, sesso, ma anche stati fisiologici particolari, come gravidanza, allattamento, assunzione di farmaci e malattie.
Oltre che per tutti i soggetti, quindi, l’ assunzione di integratori vitaminici è particolarmente indicata in quei soggetti che ne hanno un aumentato fabbisogno.
Tra gli stati patologici se ne possono citare alcuni, con riferimento alle carenze che questi comportano, senza però voler essere né una prescrizione né un consiglio medico, ma con scopo puramente illustrativo.
Alcolisti:
cattiva alimentazione, epatopatia e malassorbimento;
Persone sottoposte a terapia anticonvulsivante cronica: deficit di acido folico e di vitamina D;
Soggetti che soffrono di gastrite atrofica:
deficit di produzione del fattore intrinseco necessario per l’ assorbimento della vitamina B12
Persone che seguono diete sbilanciate come la dieta vegana:
deficit di vitamina D e di vitamina B12.
Vi sono poi stati fisiologici particolari che necessitano di integrazioni vitaminiche come nel caso di soggetti anziani, che spesso seguono una cattiva alimentazione e possono avere problemi di malassorbimento, e donne in gravidanza ed allattamento, che hanno un fabbisogno maggiore rispetto ad una donna che non è nel loro stesso stato.
Oggi si pone molta attenzione a certe vitamine, in modo particolare alle cosiddette vitamine antiossidanti, che sono sia vitamine liposolubili che idrosolubili.
Tra le prime troviamo la vitamina A e la E, tra le idrosolubili, la vitamina C. Tali vitamine sono capaci di proteggere le cellule dall’ azione dei radicali liberi e dalle loro dannose conseguenze, quali invecchiamento ed insorgenza di talune malattie.
I cibi contenenti vitamina A sono soprattutto di origine animale (fegato, milza, latte e derivati, uova, pesce, vegetali di colore giallo-arancione e vegetali a foglia).
La vitamina E si riscontra per lo più in alimenti di origine vegetale (olii, cereali, ortaggi e frutta), ma anche nel pesce.
La vitamina C la si ritrova negli alimenti di origine vegetale (agrumi, kiwi, fragole, peperoni, pomodori).
Integrare comunque l’ alimentazione con queste vitamine può garantire la buona funzionalità del sistema immunitario e proteggere l’ organismo da smog, fumo e stress.
Si può dunque affermare, alla luce di tutto ciò, che l’assunzione di integratori vitaminici è consigliabile per tamponare le eventuali carenze, dovute a svariati fattori, l’ aumentato fabbisogno, legato a particolari situazioni fisiologiche, i danni causati dall’ inquinamento e dallo stress della frenesia quotidiana.
Abbiamo affrontato in modo esauriente l’ergomento ” integratori vitaminici “.
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