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Alimentazione e integrazione con la taurina

La taurina fu scoperta da scienziati austriaci nella bile del toro ed è principalmente una sostanza chimica che possiamo trovare abbondantemente in molti tessuti animali e in quantità minori in qualche batterio.
È un aminoacido essenziale e si differenzia dagli altri aminoacidi che costituiscono le proteine, per l’acido sulfonico, che occupa il posto del gruppo carbossilico.
Ha un ruolo di fondamentale importanza nella sintesi degli acidi biliari, che, prodotti nel fegato, vengono introdotti nella bile per favorire l’eliminazione del colesterolo, sostanza dalla quale derivano.
La bile permette la digestione dei grassi e l’assorbimento delle vitamine liposolubili.
La taurina è presente in alte concentrazioni nei globuli bianchi, nei muscoli, nel muscolo cardiaco, e nel sistema nervoso centrale, funge infatti da inibitore della neurotrasmissione regolarizzando la trasmissione degli impulsi nervosi e stabilizzando le membrane cellulari.
Ha delle grandi proprietà sedative, e per questo motivo viene impiegata nel trattamento dell’epilessia.
La presenza di taurina si può riscontrare in alimenti come le uova, il pesce, la carne, il latte, ma non vi è alcuna traccia di tale elemento nelle verdure, per cui i vegetariani possono trovare giovamento negli integratori a base di taurina.
Anche se in modeste quantità è contenuta anche nei legumi.
Questo amminoacido risulta essenziale, in quanto in condizioni particolari, potrebbe non essere sintetizzato abbastanza velocemente per fronteggiare le richieste dell’organismo.
Ciò accade principalmente in particolari situazioni di stress psico-fisico, oppure attacco cardiaco.
Si pensa che la taurina, grazie alla sua capacità di contrastare i radicali liberi, possa rallentare il processo di invecchiamento; è inoltre indispensabile per la sintesi di ossido nitrico che ha una potente azione vasodilatatoria.
Negli sportivi la taurina sembra favorire la contrattilità cardiaca, con conseguente aumento di apporto di sangue al miocardio; non a caso viene impiegata nell’industria alimentare, come ingrediente per le bibite energetiche ad alto contenuto di caffeina e nelle caramelle energetiche.
Viene anche utilizzata come componente del latte per bambini fino a tre anni, in quanto nonostante il latte materno ne sia particolarmente ricco, i neonati non riescono a sintetizzarla autonomamente.
Il suo utilizzo in campo medico, non si limita esclusivamente al trattamento per l’epilessia , ma viene adoperato per la cura delle malattie cardiovascolari, per l’infertilità maschile causata dalla scarsa motilità degli spermatozoi, per l’ipercolesterolemia, il Morbo di Alzheimer, il diabete, la fibrosi cistica e per i disturbi epatici.
La dose giornaliera comunemente consigliata sembra essere dai 2 agli 8 grammi, solitamente distribuite in tre assunzioni durante l’arco della giornata.
Spesso la si può trovare negli integratori in associazione con altri elementi come: calcio, vitamine, magnesio e antiossidanti.
Un eccessivo utilizzo di taurina negli adulti si pensa possa essere la causa di ipertensione arteriosa e di problemi gastrointestinali; ad ogni modo i suoi effetti negativi e positivi sull’organismo umano, non sono stati pienamente documentati.
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