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Benefici e vantaggi della glutammina

Glutammina – fonti ed utilizzi
La L-glutammina (o semplicemente glutammina) è un aminoacido non essenziale che deriva dall’acido glutammico. È l’aminoacido maggiormente presente nel nostro organismo. Il nostro corpo lo utilizza come precursore di altri aminoacidi non essenziali ed a scopo energetico in condizioni di elevato catabolismo.
La glutammina è presente in grandi quantità nei muscoli, inoltre è utilizzata dalle cellule del sistema immunitario, del sistema nervoso centrale (SNC), dell’intestino e dei reni. L’attività fisica di lunga durata può provocare un calo nella concentrazione di glutammina ematica ed una diminuzione delle difese immunitarie; questo farebbe ipotizzare, anche in base alle considerazioni fatte sopra, che l’integrazione di questo aminoacido (prima, dopo e durante l’esercizio fisico di lunga durata) possa mantenere la funzionalità del sistema immunitario (prevenendo così le infezioni) e preservando le scorte muscolari di glutammina.
La glutammina è anche utilizzata dai body builders proprio per evitare il catabolismo muscolare dopo-esercizio e per migliorare il recupero.
E’ stato dimostrato che, nonostante la glutammina sia un aminoacido non essenziale, svolge un ruolo importante in molte funzioni del nostro organismo:
1. Aiuta il ripristino dei tessuti muscolari e del sistema immunitario dopo gli interventi chirurgici invasivi e comunque nel recupero post traumatico, in caso di alcune malattie gravi ed ustioni che interessano grosse parti del corpo.
2.Supplementazioni prolungate favoriscono l’aumento del volume delle cellule muscolari per effetto osmotico (ritenzione di acqua).
Tra gli effetti possibili della glutammina potremo riscontrare:
1.Prevenzione del catabolismo muscolare negli atleti.
2.Possiede un’azione disintossicante, epatoprotettiva e antinfiammatoria.
Ad oggi non vi è nessun caso noto di effetti collaterali legati ad alti dosaggi.
L’assorbimento sarebbe migliore se l’assunzione di glutammina avvenisse in concomitanza a quella dei carboidrati.
La glutammina può essere particolarmente utile a pazienti dopo interventi chirurgici debilitanti o con alcune malattie gravi o logoranti; in questi casi la somministrazione deve avvenire esclusivamente su prescrizione del medico curante.
Per gli sportivi la glutammina potrebbe, nel recupero, essere utile per disintossicare il fegato.
In alcuni casi l’integrazione con alcune vitamine ad azione antiossidante e glutammina può essere utile per proteggere dalle alterazioni immunitarie che possono insorgere in seguito ad allenamenti intensi.
Fonti di glutamminaGli alimenti ricchi di proteine hanno, in genere, anche un’adeguata quantità di glutammina. Sono ottime fonti di glutammina i latticini (latte, yogurt, formaggio), la carne e la frutta.
Benefici della glutammina per gli sportivi.
La glutammina può avere due principali funzioni per chi pratica l’attività sportiva:
1.la prima è quella di facilitare la reintegrazione di glicogeno;
2.la seconda funzione è quella di favorire la sintesi proteica.
La glutammina può aiutare anche a recuperare il glicogeno muscolare dopo un periodo di intenso allenamento, nel quale le riserve subiscono una deplezione più rapida del normale.
Diverse ricerche scientifiche e studi di medicina dello sport evidenziano che il consumo di glutammina e di polimeri del glucosio promuovono l’accumulo di glicogeno nel fegato e nel muscolo, tant’è che si è osservato un aumento del glucosio ematico in seguito al consumo di glutammina pura (senza aggiunta di polimeri del glucosio).
La glutammina risulta essere quindi efficace per aumentare i livelli di glucosio ematico così come i polimeri del glucosio, senza però, come questi ultimi, aumentare i livelli di insulina nel sangue.
Per questo motivo viene utilizzata la glutammina. In tal modo si può aumentare la scorta di glucosio, e conseguentemente di glicogeno, nei muscoli dell’atleta in seguito ad un duro allenamento, ed anche nel fegato in modo rapido e senza aumentare i livelli di insulina, che porterebbero ad ipoglicemia, con conseguenze sullo stato dell’atleta.
L’ideale sarebbe che gli atleti seguissero una dieta iperproteica pianificata ed individualizzata, insieme ad una integrazione di glutammina, al fine di proteggere il tessuto muscolare, specie durante periodi di allenamenti lunghi ed intensi.
Si è inoltre visto che durante allenamenti intensi, i livelli di glutammina nel sangue sono più alti del normale, mentre durante il riposo si verifica una brusca e rapida discesa. Se durante il periodo di tempo che intercorre fra l’allenamento e il riposo, o durante un allenamento e l’altro, non c’è un recupero adeguato di glutammina, l’atleta corre il rischio di soffrire della cosiddetta “sindrome da sovrallenamento”.
Le dosi adeguate di glutammina.
In genere, gli integratori di glutammina vengono venduti in polvere o pasticche da assumere per via orale (la glutammina degli integratori si trova in forma di L- glutammina).
La dose giornaliera di glutammina consigliata dai produttori è di 1g circa al giorno. E’ consigliabile attenersi ai dosaggi riportati in etichetta. Dosaggi eccessivi possono provocare disturbi gastroenterici come costipazione e gonfiore. Dosi elevate di glutammina possono essere convertite in glutammato e generare un aumento della pressione sanguigna. Non esistono attualmente dati che evidenzino gli effetti che un uso prolungato di glutammina, ad un dosaggio superiore ad 1g/die, può generare. Tuttavia occorre sottolineare che gli integratori di aminoacidi, in genere, sono sconsigliati a persone affette da disturbi epatici e renali, a causa di un eccessivo carico di azoto, contenuto nella struttura degli aminoacidi stessi. Inoltre ne è sconsigliato l’uso al di sotto dei 12 anni di età ed in stato di gravidanza ed allattamento.
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