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Vantaggi e potenzialità del CLA

Il CLA è l’insieme delle forme isomeriche dell’ acido linoleico, ecco perché prende il nome di acido linoleico coniugato.
L’acido linoleico è un acido grasso essenziale a 18 atomi di carbonio. Presenta due doppi legami il primo dei quali coinvolge il sesto atomo di carbonio. L’altro doppio legame lo troviamo a livello del carbonio3. Proprio per la posizione del primo doppio legame, questo acido grasso fa parte della famiglia degli Omega6.
Non può essere sintetizzato dall’organismo umano poiché esso non possiede gli enzimi capaci di introdurre un doppio legame nei punti necessari della catena carboniosa. L’ acido linoleico svolge importanti funzioni a livello delle membrane cellulari ed è il precursore di composti importanti prostaglandine ed eicosanoidi.
Le due forme isomeriche dell’ acido linoleico sono la forma cis e la forma trans, che riguardano gli atomi di carbonio 9 e 11,oppure 10 e 12.
In natura esistono le forme isomeriche dell’ acido linoleico coniugato e sono cis-9,trans-11 (c-9,t-11) e trans10,cis12 (t-10,c-12).
E’ a queste due forme isomeriche che sono state attribuite attività benefiche.
Il CLA è prodotto nel rumine ed è il risultato di una incompleta bio-idrogenazone dell’ acido linoleico. Nel rumine i lipidi introdotti attraverso la dieta vengono idrolizzati producendo così acidi grassi insaturi. Questi possono subire una bio-idrogenazione per mano di microrganismi presenti nel rumine stesso. I ruminanti assorbono, per via di queste reazioni, soprattutto acidi grassi saturi e gli alimenti che derivano da questi animali contengono, di conseguenza, acidi grassi saturi.
Quando la bio-idrogenazione risulta incompleta, il CLA bypassa il rumine e viene assorbito nel tratto gastro-intestinale. In questo modo i tessuti periferici vengono riforniti dei vari isomeri del CLA.
L’ acido linoleico coniugato è presente in vari alimenti, ma la principale risorsa per la dieta umana si riscontra nei latticini ed in altri prodotti che derivano dai ruminati (carne bovina, maiale , agnello) .
Il principale isomero del CLA presente nei grassi dei ruminati è il cis-9,trans-11 che rappresenta circa l’80% degli isomeri totali di acido linoleico nei prodotti caseari.
È stato dimostrato che ci sono attività benefiche attribuibili alle varianti isomeriche c-9,t-11 e t-10,c-12.
Esistono anche fonti vegetali di CLA come alcuni oli (specie quello di girasole e di cartamo).
Gli studi sottolineano l’importanza del CLA come fattore coadiuvante il controllo del peso corporeo. Infatti, a quanto pare, questo composto può promuovere la riduzione del grasso corporeo di deposito e lo sviluppo della massa magra. Dato che la sua assunzione con la normale dieta è insufficiente, e che è difficile aumentare il consumo di alimenti quali la carne o i latticini per averne un buon introito, è consigliabile l’introduzione di CLA sotto forma di integratori alimentari.
Occorre però sottolineare che l’uso di CLA, come coadiuvante nel controllo del peso corporeo, deve essere sempre associato ad una dieta equilibrata ed ad una moderata e costante attività fisica.
La prima sperimentazione clinica sul CLA è stata condotta nel 1997.
Questo studio a doppio cieco e della durata di 90 giorni, ha dimostrato una diminuzione della massa grassa pari a circa il 20%, non accompagnata da cambiamenti significativi del peso corporeo.
Altra ricerca dello stesso tipo, condotta all’Università del Wisconsin, ha messo in evidenza un lieve incremento di peso, sia nei soggetti ai quali era stato somministrato CLA sia nei soggetti che avevano assunto un placebo.
Nei soggetti che avevano assunto CLA si è verificato un aumento ponderale dovuto esclusivamente ad un incremento della massa magra, nei soggetti che invece avevano assunto un placebo l’incremento ponderale era dovuto ad un aumento della massa grassa.
In un altro studio, condotto su animali per determinare il meccanismo d’azione del CLA nei confronti del metabolismo dei lipidi, sembra che la somministrazione di questo acido grasso abbia ridotto le dimensioni degli adipociti, non il loro numero.
Un ulteriore studio condotto sui ratti ha dimostrato come dosi medio-alte di siano in grado di abbassare la concentrazione di lipoproteine a bassissima densità (VLDL ) nel sangue e quella di colesterolo nel fegato.
Studi scientifici più recenti hanno evidenziato altre possibili proprietà del CLA riguardo la funzione immunitaria, il sistema cardiovascolare ed osseo, glicemia e ripartizione dei principi nutritivi nell’ organismo.
Nello specifico l’isomero t-10,c-12 agisce nei confronti della ripartizione dei principi nutritivi e nella regolazione della composizione corporea, mentre l’isomero c-9, t-11 è coinvolto nella funzionalità del sistema immunitario, specie, soprattutto, riguardo la risposta tissutale e quella delle cellule ematiche.
Uno studio condotto sull’ uomo evidenzia che l’effetto dell’isomero t-10,c-12 sul grasso corporeo è minore rispetto ai risultati ottenuti sui topi. Gli studi condotti sui topi hanno mostrato che l’isomero t-10,c-12 potrebbe avere, come effetto indesiderato, l’insulino-resistenza, con conseguente aumento della concentrazione plasmatica di insulina.
Inoltre, ricerche condotte sui conigli hanno evidenziato che le forme isomeriche del CLA causano una significativa regressione della lesione ateromatosa, cioè una regressione di quello stato patologico a carico dei vasi sanguigni che determina l’insorgenza di stènosi vascolare, con conseguenze dannose di ipossia muscolare ed infarto dell’organo irrorato dai vasi compromessi.
Tuttavia non sono ancora disponibili ulteriori studi che chiariscano in maniera definitiva l’esatta dinamica d’azione e l’efficacia sull’uomo del CLA.
Abbiamo affrontato in modo esauriente l’argomento CLA.
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