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Funzioni e patologie della ghiandola prostata

La prostata è una ghiandola dell’apparato genitale maschile situata sotto alla vescica, circonda l’uretra ed ha la forma e la grandezza di una castagna. La ghiandola prostatica è deputata alla produzione del liquido seminale, uno dei costituenti dello sperma che serve a nutrire e veicolare gli spermatozoi.

Le malattie della prostata sono:
1. Prostatite (infiammazione della prostata)
2. Ipertrofia prostatica benigna (ingrossamento della prostata)
3. Adenocarcinoma prostatico (tumore maligno della prostata)

-Prostatite
Essa si manifesta con bruciore urinario o aumentata frequenza delle minzioni, va curata con antibiotici, antinfiammatori, norme di vita e norme dietetiche. Le cause di prostatite possono essere diverse. Può essere causata dall’infezione di germi provenienti dalla vescica o dal canale urinario, da errate abitudini di vita come lo stress, l’abuso di alcol e di peperoncino o dalla pratica di alcuni sport come equitazione o ciclismo.

-Ipertrofia prostatica benigna
Con l’avanzare dell’ età, dentro alla prostata cresce una specie di nuova ghiandola che tende a schiaccare la prostata verso fuori, determinando così un ingrossamento della prostata. Tale adenoma può iniziare a svillupparsi già dai 30 anni, ma non i tutti i soggetti cresce con la stessa velocità. Non si conosce con esattezza la causa dell’ipertrofia della prostata, ma si sostiene che sotto lo stimolo di urinazioni, eiaculazioni, ed infiammazioni si verificano microtraumi che possono causare l’accrescimento della ghiandola. La cura può essere con farmaci o con intervento chirurgico.

-Adenocarcinoma prostatico
Una delle sedi in cui si sviluppa più frequentemente il tumore nell’uomo è la ghiandola prostatica. La presenza di cellule cancerose prima dei 40 anni è molto rara, ma con il progredire dell’età diventa frequente, fino ad interessare il 100% degli uomini di oltre 70 anni. La cura consiste principalmente nel controllo medico periodico che permette di diagnosticare il cancro prostatico in una fase precoce e quindi curabile e guaribile. E’ importante ricordare che il cancro alla prostata, negli stadi iniziali, può non dare sintomi. Per questo dopo i 40/50 anni si raccomandano controlli specialistici

PREVENZIONE: DIETA E BUONE ABITUDINI
L’alimentazione svolge un importante ruolo nella prevenzione della ipertrofia prostatica e del carcinoma della prostata. Gli interventi nutrizionali per la salute della prostata sono:
sulla membrana cellulare per bloccare l’effetto del deidrotestosterone, ormone responsabile dello sviluppo delle cellule maligne; questo intervento può essere assicurato con alimenti fitoestrogeni e acidi grassi omega-3. all’interno delle cellule della prostata, assicurando un’azione antiossidante contro i radicali liberi attraverso i carotenoidi e il licopene che concentrandosi all’interno delle cellule della prostata la proteggono, essi vengono assorbiti meglio in presenza di olio extra vergine di oliva, olio di noci o di semi. La dieta deve essere variata, ricca di sostanze di origine vegetale e povera di grassi e cibi irritanti quali cibi piccanti, molto salati e affumicati. Un eccesso di alimenti animali e di grassi saturi (formaggi, salumi, carne rossa) causa una acidificazione dell’urina che predispone ad infiammazione degenerativa della prostata. Gli alimenti vegetali vanno mangiati preferibilmente crudi perchè apportano nutrienti dotati di azione preventiva per la salute della prostata. Mangiare frutta fresca di stagione e ortaggi di colore giallo e rosso perchè ricchi di carotenoidi e licopene. Condire con olio di oliva e di semi perchè contiene vitamina E e polifenoli. Mangiare cereali integrali (grano, orzo, riso, avena…) che contegono dosi interessanti di isoflavoni la cui azione preventiva si ha grazie all’influenza che hanno nel determinatre l’equilibrio della flora batterica intestinale.
Le modalità di cottura da preferire sono al vapore, alla griglia e al microonde.

Lo sport è consigliato, ad eccezione di attività sportive troppo intense e di quegli sport che possono causare traumi alla zona pelvica come il ciclismo, l’equitazione, il canottaggio. Di conseguenza anche stare troppo tempo seduti non è salutare, la sedentarietà riduce la movimentazione dei fluidi corporei, in particolare in una regione come quella pelvica già caratterizzata da minore movimentazione fisiologica.

E’ importante ridurre il peso corporeo, la circonferenza della vita e l’eccesso di grasso addominale . Eliminare il fumo che agisce sia a livello tossico diretto, sia per alterazione dei flussi vascolari che per inibizione delle capacità di riparazione e di difesa.

L’assunzione eccessiva e continua di superalcoolici o di alcoolici a dosi consistenti rappresenta un elemento importante di intossicazione che favorisce la risposta infiammatoria prostatica o che ne riduce le capacità reattive e riparative per carenza di alcuni nutrienti.

L’astinenza ejaculatoria per periodi medio-lunghi può causare prostatiti in quanto riduce il lavoro secretorio prostatico e l’eliminazione per espulsione degli spermatozoi invecchiati o degerati facendo così incrementare il lavoro depurativo-degradativo verso gli spermatozoi ed aumentando il rischio di produzione di residui tossici e iperossidanti ad attività infiammatoria; diversi studi hanno dimostrato che tale causa agisce con frequenza tanto maggiore quanto maggiore è l’intervallo ejaculatorio, definendo l’intervallo massimo concorrente alla prevenzione in 4-5 giorni. Lo stress e le tensioni emozionali in quanto favorenti la riduzione delle capacità difensive e riparative generali dell’organismo e locali pelvico-prostatiche Lo stop contropressorio all’ejaculazione come metodo anticoncezionale o come metodo di blocco per il controllo dell’ejaculazione precoce induce forzatura con microlesioni delle strutture prosattiche che alla lunga attivano reazioni infiammatorie.

Abbiamo trattato l’argomento ” la ghiandola prostata “.