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Cosa non mangiare per dimagrire

Le diete tipo prosperano su riviste di ogni tipo ed ultimamente anche riviste di taglio e cucito propongono rubriche dedicate alla dieta ideale del sarto modello, ma nessuno parla mai di cosa non si deve mangiare per poter dimagrire. Da sempre, attraverso canali diversi di informazione, la popolazione è stata informata su diete, cosa mangiare, quando, dove, perché e perché no.
Insomma, l’argomento cosa non mangiare per dimagrire sembra non interessare a nessuno. Invece, proprio partendo dai cibi da evitare, la perdita di massa adiposa potrebbe risultare sorprendentemente semplice.

Innanzitutto è necessario fare una premessa sulle modalità di cottura da evitare: la frittura innanzitutto, che tanto piace a noi Italiani, deve essere bandita limitandola al massimo ad 1 volta alla settimana.
Da evitare inoltre la cottura dell’olio di oliva in quanto i grassi presenti nell’olio, da insaturi, quindi buoni e
dagli effetti benefici per l’organismo, diventano saturi, dagli effetti nocivi e disastrosi.
Consigliamo di utilizzare padelle antiaderenti e di aggiungere il condimento a fine cottura.
Consigliamo inoltre di sostituire la padella quando lo strato di teflon, consumato, non garantisce più le proprietà di anti-aderenza garantite dal produttore.
Mediamente una padella in teflon mantiene inalterate le caratteristiche di anti-aderenza fino a due anni dal primo utilizzo.
Tutti gli altri modi di cottura sono permessi, anzi, consigliati.

Esempi di cosa non mangiare

Qui di seguito una lista di consigli alimentari per ottimizzare la propria dieta con esempi di cosa non mangiare:

  • Insaccati di ogni tipo.
    Mortadella, salame e salamini vari sono veleno per le nostre arterie e per la nostra linea. Il prosciutto, meglio se crudo, potrebbe costituire un eccezione da limitare comunque ad 1-2 volte alla settimana.
  • Formaggi e latticini vari.
    Anche per i formaggi, pieni di grassi saturi, quelli cioè che l’organismo ha più difficoltà a smaltire, possiamo fare delle eccezioni limitandoli ad 1 max 2 volte alla settimana e preferendo i freschi agli stagionati.
  • Carne di maiale.
    Permessa anche questa con la limitazione di 1 volta alla settimana. Meglio se cotta alla brace.
  • Pane bianco.
    Il pane bianco ha un indice glicemico altissimo, causa un alto picco di insulina (l’ormone che veicola gli zuccheri dal sangue verso i muscoli, inducendo l’organismo a mangiarne in continuazione). Il pane è il nemico n.1 !!! Migliore è il pane integrale oppure il pane azzimo, ma vanno entrambi limitati.
    Anche l’assunzione di fette biscottate andrebbe limitata al solo mattino.
  • Burro e margarina.
    Provate a versare dell’olio in una brocca d’acqua, cosa succede?
    L’olio non si diluisce in acqua, rimane in superficie. Ed anche quando l’acqua evapora completamente, sul fondo della brocca troverete sempre l’olio versato. Ecco quello che succede quando ingerite burro e margarina, grassi vegetali saturi. Non vengono smaltiti dall’organismo dove si accumulano formando cuscinetti adiposi molto difficili poi da ridurre.
  • Salse strane di dubbia composizione.
    La maionese ad esempio, salsa molto grassa, può essere sostituita dal ketchup, semplice pomodoro piccante.
  • Alimenti confezionati:
    Merendine, patatine, pasti pronti e spesso ricchi di conservanti e grassi saturi. Tutti alimenti da evitare accuratamente.
  • Succhi vari e dolci:
    Succhi di frutta, succhi vari e dolci, sono quasi sempre pieni di zuccheri ad alto indice glicemico. Da evitare sempre!

Apriamo una parentesi sugli orari di assunzione dei cibi.
Essendo il metabolismo decrescente, dal mattino alla sera, è intuitivo che possiamo permetterci alimenti più calorici al mattino, avendo cura poi di limitarne l’assunzione, in linea di massima, dopo le ore 18.
Infine ricordiamo che è sempre buona leggere attentamente le informazioni nutrizionali e la lista degli ingredienti per valutare la qualità del prodotto.
Abbiamo trattato in modo esauriente l’argomento “cosa non mangiare per dimagrire”.