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Celiachia

La celiachia, oggi malattia molto comune, è fondamentalmente un intolleranza permanente al glutine, un insieme di sostanze azotate che derivano dall’impasto della farina di alcuni cereali con acqua.
La celiachia non può essere propriamente ritenuta una malattia, ma piuttosto una condizione che per manifestarsi ha bisogno di una predisposizione genetica, e contemporaneamente di un consumo importante di alimenti contenenti glutine.
E’ inoltre stato accertato che tale disturbo colpisce maggiormente le donne.
La celiachia è quindi una malattia a predisposizione genetica, e anche se essere portatori non presuppone il manifestarsi della malattia, mette nella condizione di avere una maggiore probabilità che ciò accada.
In caso tali geni siano assenti, rimane impossibile ammalarsi di celiachia.
La malattia comporta una sorta di risposta autoimmunitaria, per cui nel caso vengano ingerite sostanze che contengono glutine, il soggetto predisposto avrà una eccessiva risposta immunitaria che andrà ad aggredire, nella zona intestinale, quelle cellule deputate all’assorbimento dei cibi.
Quando i villi intestinali vengono attaccati, perdono la loro capacità di assorbimento, per cui ad organi importanti quali fegato e cervello vengono a mancare i nutrienti essenziali per il corretto funzionamento.
Una prognosi tardiva comporta un progressivo danneggiamento dei villi, rendendo il soggetto maggiormente predisposto a disturbi di altra natura.
La celiachia non ha una sintomatologia ben definita, e in molti casi, i sintomi sono talmente sommessi che l’individuo spesso riesce a convivere con questi disturbi per anni senza rendersi conto di essere affetto da questa subdola malattia.
I sintomi più frequenti sono:
• Osteoporosi precoce, dovuta al ridotto assorbimento di calcio e a carenza di vitamina D;
• Anemia, dovuta a carenze di ferro o vitamine;
• Aftosi orale e dermatite erpetiforme;
• Cefalee e debolezza;
• Ansia, irritabilità e depressione;
• Colite, crampi, diarrea ad intermittenza, gonfiori addominali;
• Aumento delle transaminasi.
Se non curata, possono sopraggiungere malattie importanti e talvolta irreversibili come, arresto della crescita nei bambini, ipotiroidismo, alopecia, diabete, tumori intestinali, infertilità e aborti ripetuti.
Solitamente nell’età adulta insorge in seguito a stress fisici o psicologici importanti.
Molto spesso è associata ad ulteriori allergie o intolleranze alimentari come ad esempio quella al lattosio.
La presenza di questo disturbo determina un considerevole aumento della produzione di anticorpi specifici, per cui un esame del sangue può essere utile ad una diagnosi.
Il modo comunque più semplice, rimane quello di astenersi dall’assunzione di alimenti che possano contenere glutine, accertando così se vi è una regressione dei sintomi.
L’unica terapia efficace rimane la dieta, pertanto il celiaco dovrà eliminare dalla sua alimentazione giornaliera tutti gli alimenti “incriminati”, al fine di evitare e permettere la progressiva regressione delle infiammazioni intestinali.
L’attenzione al problema ha condotto negli ultimi tempi alla comparsa di diversi prodotti ed integratori alimentari, preparati con ingredienti privi di glutine.
È importante comunque che la scelta dei prodotti rispetti le regole di una sana alimentazione, in quanto un alimento privo di glutine non necessariamente è preparato con ingredienti di qualità, pertanto rimane una buona regola valutare sempre le indicazioni riportate nelle tabelle nutrizionali.
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