Il test di Cooper nasce per misurare la resistenza fisica ed è un test che prende il nome dal medico della Nasa che lo ha ideato nel 1968, Kenneth H. Cooper.
Il test di Cooper prevede una corsa di 12 minuti, il più veloce possibile, che permette di valutare la resistenza fisica ed il funzionamento dell’apparato respiratorio e di quello cardio-circolatorio tramite la consultazione di una tabella che prende in considerazione le fasce di età delle persone che lo provano.
Per l’esattezza si suddividono le fasce tra 13-20 anni, tra 20-30 anni, tra 30-40, tra 40-50, tra 50-60 e più di 60 anni, si divide anche per il sesso della persona (maschio o femmina) ed in base al risultato della formula si ricava la valutazione (molto scarso, scarso, discreto, buono, ottimo, superiore).
Tramite il test di Cooper è inoltre possibile calcolare il massimo consumo di Ossigeno (VO2max) dell’atleta con la seguente formula: VO2 max in ml/min/kg= (Distanza percorsa in metri – 504.9) / 44.73.
Numerosi sono i vari test nello sport di misurazione delle capacità atletiche del soggetto in esame ma questo rimane il più preciso per calcolare la soglia anaerobica dell’atleta.
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