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Conoscere i benefici legati all’assunzione di omega 3

Gli Omega3 sono una categoria di acidi grassi essenziali , indispensabili per un corretto funzionamento dell’organismo. A questa categoria appartengono anche gli Omega6.

Gli Omega3 sono utili per il buon mantenimento dell’integrità delle membrane cellulari. Insieme agli Omega6 ed Omega9 sono conosciuti anche come vitamina F (dall’inglese essential fatty acids o EFA). Gli omega3 sono acidi grassi polinsaturi poichè possiedono, nella loro catena carboniosa, doppi legami.

I principali acidi grassi del gruppo omega-3 sono :
• L’acido α-linolenico• L’acido eicosapentaenoico (EPA)
• L’acido docosaesaenoico (DHA)
Gli acidi EPA e DHA possono essere sintetizzati dall’organismo umano a partire dall’acido ALA, ma solamente in piccole quantità. Ciò vuol dire che la concentrazione di EPA e DHA non varia all’aumento di apporto di ALA.

Quindi, è importante introdurre questi acidi grassi con la dieta.
I principali effetti degli Omega3 riguardano in particolare la protezione del cuore e del sistema circolatorio.

I primi studi per verificare gli effetti degli Omega3 sull’organismo umano furono condotti negli anni ’70. Furono presi in esame gli Inuits, popolazione eschimese che aveva un’alimentazione basata principalmente sul pesce proveniente dalle coste della Groenlandia e del Giappone.
Fu subito evidente che quella popolazione aveva un’incidenza bassissima di malattie cardio-vascolari. Si correlò così il dato all’alimentazione seguita da questo popolo.

In seguito furono condotti ulteriori accertamenti su altri casi.
L’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) in collaborazione con l’Istituto Mario Negri (Consorzio Mario Negri sud) ha esaminato in uno studio un campione di 11.324 persone colpite da infarto al miocardio, suddividendole in quattro sottogruppi.
Dopo 4 anni di terapie, i pazienti trattati con omega3 presentavano una riduzione degli infarti, della morte improvvisa, nonché di ictus e, conseguentemente, di mortalità totale maggiore rispetto ai pazienti che non avevano ricevuto alcun tipo di trattamento.

Da tutto questo e da altri studi è evidente lo spettro di patologie sensibili ai benefici degli omega3:
ipertensione, malattie cardiovascolari, aritmie cardiache, ipertrigliceriemia, diabete, depressione, psoriasi, artrite reumatoide.
Gli Omega3 svolgono anche un’azione antiaggregante piastrinica.
Si stanno conducendo studi sull’integrazione di Omega3 anche nella nutrizione neonatale. Un’introduzione adeguata di questi acidi grassi sarebbe importante per lo sviluppo del bambino.

Gli omega3 si trovano in diverse varietà di pesci (salmone, sgombro, sardina, merluzzo, acciuga, tonno, aringa, trota e pesce spada), negli oli vegetali (oliva, girasole, lino e soia), nei legumi e nella frutta secca.
E’ sempre e comunque consigliabile seguire una dieta equilibrata e, per favorire l’introduzione degli Omega3, è opportuno mangiare 2-3 porzioni settimanali di pesce, tra cui salmone, sgombro, sardina, merluzzo, acciuga, tonno, aringa, trota e pesce spada.

Altre fonti di omega 3, da inserire in una dieta varia sono cereali, noci, legumi ed olio di lino.
La cottura ottimale per evitare di danneggiare questi acidi grassi così importanti, per lo meno per quel che riguarda il pesce, sono la cottura al forno, in umido o alla griglia.

In commercio sono reperibili alimenti addizionati con Omega3. Sono i così detti cibi “funzionali che si posizionano al confine tra gli alimenti ed i farmaci. Ne sono un esempio il latte e le uova. Alla fine di tutto ciò è comunque opportuno affermare che un’attività di prevenzione rivolta alle malattie cardiovascolari, oltre che sull’integrazione di determinati prodotti, deve concentrarsi prima di tutto su una dieta equilibrata e sull’eliminazione dei fattori di rischio quali fumo, obesità e sedentarietà.

E’ stato affrontato in modo approfondito l’argomento Omega3.