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Aspetti positivi dell’integrazione con guggul

Il guggul deriva dalla Commiphora mukul, una pianta utilizzata dalla tradizione Ayurvedica. Per lunghi secoli, il guggul della Commiphora mukul è stato prescritto per un’ampia varietà di disturbi, come artriti, dolori articolari, infiammazioni, obesità e patologie legate a disordini del metabolismo lipidico.

Il Guggul è conosciuto in India anche come Albero della mirra.
La corteccia della Commiphora mukul, una volta incisa alla base del tronco (fino ad una profondità di 0,75 cm), “trasuda” una resina particolare che solidifica fino alla formazione di goccioline giallognole. La resina ha un caratteristico aroma tendente al balsamico. Un solo albero è normalmente in grado di produrre circa un chilo di resina. Tale resina contiene una combinazione di steroidi, diterpenoidi, esteri alifatici e carboidrati . Di notevole interesse sono particolari composti steroidei, conosciuti con il nome di guggulsteroni.

Le proprietà del Guggul

La proprietà che ha reso popolare il guggul è la capacità di contribuire ad abbassare il livello del colesterolo cattivo (LDL) nel sangue. In uno studio, la somministrazione di Guggul in ratti obesi ed ipercolesterolemici, aveva favorito l’abbassamento della colesterolemia e diminuito il rischio di insorgenza di arteriosclerosi. La Commiphora mukul ha inoltre anche proprietà antiossidanti e la capacità di inibire l’aggregazione piastrinica.

I campi di utilizzo

I guggulsteroni trovano impiego anche nel trattamento dell’acne. E’ quanto emerge da uno studio su pazienti affetti da acne nodulocistica, Questo studio ha osservato come, confrontando l’efficacia curativa di guggulsteroni con quella della tetraciclina, si è avuta una riduzione delle lesioni infiammatorie maggiore in quei pazienti trattati con guggulsteroni, piuttosto che in quelli trattati con tetraciclina.

E’ stato anche segnalato che i soggetti dotati di pelle molto grassa presentano una buona risposta al trattamento con guggulsteroni.
Tra le varie ipotesi avanzate, in relazione agli studi condotti sul guggul, vi è anche una possibile azione stimolante sulla tiroide. Ciò ne giustifica l’utilizzo come riducente del tessuto adiposo.

Il guggul è sicuramente controindicato in gravidanza ed in presenza di disturbi cronici gastro-enterici, come le ulcere duodenali o gastriche. Bisogna usare cautela nell’associazione con anticoagulanti. Il guggul può ridurre la concentrazione plasmatica di farmaci per il trattamento dell’ipertensione.