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Divertirsi allenandosi con l’acquagym

L’acqua è un elemento naturale pervaso di molteplici contenuti simbolici.
L’acqua è sinonimo di vita, è un agente purificatore, assicura serenità e benessere psicofisico.

Il corpo, immerso in un ambiente acquatico, non è regolato dalla legge della forza di gravità; la spinta idrostatica riduce l’impatto sulle articolazioni e migliora la mobilità articolare.

La ginnastica in acqua, chiamata acquagym, nata come tecnica riabilitativa, veniva impiegata per esercizi fisioterapici da effettuare come terapia per il recupero muscolare post-traumatico o post-operatorio.
Considerati i suoi numerosi benefici, molti centri sportivi, hanno valutato l’idea di inserire la ginnastica in acqua, acquagym, tra le altre tante attività proposte dagli stessi centri, così questa nuova attività sportiva ha avuto una grande diffusione rivelandosi una vera e propria moda.
Sicuramente la ginnastica in acqua può ritenersi un’alternativa divertente al fitness tradizionale.

Le lezioni si realizzano a tempo di musica, sia per dare continuità, intensità e ritmo all’esecuzione degli esercizi, sia per rendere più stimolante e coinvolgente il lavoro.
L’acquagym può essere consigliata veramente a tutti e in particolar modo a chi presenta delle limitazioni motorie e necessita di un programma di attività fisica non eccessivamente impegnativo, come può avvenire nel caso di sovrappeso, gravidanza o “terza età”.
Le lezioni di acquagym possono svolgersi sia in acqua di media altezza, dove è possibile l’appoggio plantare a terra, sia in acqua alta con il corpo in sospensione.

Si possono effettuare esercizi a corpo libero sfruttando esclusivamente la resistenza dell’acqua, oppure utilizzando piccoli attrezzi come guantini palmati, acqua flap, tondoludo, cinture galleggianti etc., insomma le varianti possono essere veramente molte.

Oltre ad essere un’attività particolarmente divertente, la ginnastica in acqua apporta anche molteplici benefici all’organismo:
1) in primo luogo, è un’ attività che incide positivamente sulla resistenza aerobica e sull’aumento del metabolismo basale, permettendo una riduzione dei depositi di adipe.
2) in secondo luogo permette di tonificare la muscolatura e in aggiunta, grazie alla pressione dell’acqua nelle zone periferiche, si ottiene un miglior ritorno del sangue verso il cuore, stimolando così la micro circolazione e donando tonicità e compatezza alla pelle.
Da non dimenticare poi il prodigioso massaggio drenante dovuto ai piccoli vortici che si formano durante l’esecuzione degli esercizi, che ovviamente prevedono un considerevole spostamento di acqua.
Il corpo è sottoposto ad una specie di drenaggio linfatico, contrastando così il ristagno di scorie e promuovendo il deflusso dei liquidi in eccesso dai tessuti.

Una lezione di acquagym dura in media dai 45 ai 50 minuti e si compone di quattro fasi:
• Riscaldamento generale
• Fase aerobica
• Tonificazione
• Defaticamento

Il riscaldamento generale potrebbe iniziare con una corsa sul posto a ginocchia alte, utilizzando anche le braccia con vari movimenti ad esempio spinte in avanti, spinte fuori, spinte in basso etc.
È importante introdurre anche movimenti con le braccia in modo da condizionare tutto l’organismo ad affrontare un lavoro più intenso.
Il riscaldamento deve avere una durata di circa 10 minuti, e l’intensità deve aumentare gradualmente, fino ad arrivare alla fase successiva che consiste nel lavoro aerobico vero e proprio.
Nella fase aerobica, l’intensità di lavoro deve essere maggiore; si possono inserire degli spostamenti sia in appoggio plantare al suolo, come ad esempio corsa avanti, corsa dietro, spostamenti laterali, sia in sospensione nelle diverse direzioni.
Perché sia efficace e allenante la fase aerobica dovrebbe durare circa 30 minuti.
Nella terza fase, quella di tonificazione, è consigliabile scegliere due o tre gruppi muscolari da sollecitare in una unica lezione, in modo da sollecitare i muscoli coinvolti in maniera intensa ed ottimale.
Anche qui gli esercizi possono essere effettuati sia in appoggio che in sospensione, ma ovviamente quelli in sospensione richiedono una maggiore preparazione fisica e un maggior impegno muscolare.
L’ultima parte della lezione è il defaticamento, momento in cui si ritorna alla calma, dove il lavoro deve essere più blando prevedendo esercizi di stretching e di rilassamento. Le attività che si possono realizzare in acqua sono veramente tante, a voi l’imbarazzo della scelta.
Buon lavoro!